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venerdì 31 ottobre 2008

Che delusione quando una storia finisce
che delusione quando un amico ti tradisce
che delusione quando un sogno si frantuma
che delusione quando le schegge son più di una
che delusione quando si annebbia il domani
che delusione non avere più niente tra le mani
che delusione questo insieme di sensazioni
che ti avvelenano il cuore senza inibizioni


ma uno spiraglio di speranza c' è sempre in fondo al cuore
spero solo di trovare la forza per riuscire a vedere oltre questo dolore.

mercoledì 26 dicembre 2007

ah! che bellissimo natale ho passato quest'anno! non potevo desiderare di meglio! la famiglia al completo, mia sorella i miei cognati, i miei nipoti, i miei suoceri e soprattutto mio marito! eh si, è proprio vero il detto "non tutto il male viene per nuocere" perchè se non fosse stato per la polmonite che si è preso, anche questo natale lo avrei passato senza di lui. così c'eravamo proprio tutti, abbiamo mangiato da dio, non ci siamo fatti mancare niente, insomma santa claus quest'anno con me ha superato se stesso..... ma sarò davvero stata così buona da meritare tutto quello che mi ha regalato???

lunedì 24 dicembre 2007

lunedì 8 ottobre 2007




Sapevate che, prima di praticare la vivisezione, a molti animali sono tagliate le corde vocali così che non possono urlare?

La parola "vivisezione" significa, letteralmente, "sezionare da vivo" ma chi esegue esperimenti sugli animali preferisce usare il termine meno cruento di "sperimentazione animale" che non richiama altrettanto l'idea della violenza e della tortura... Gli animali utilizzati appartengono alle più svariate specie; vengono usati soprattutto topi, ratti e cavie, ma anche molti conigli, cani, gatti, maiali, scimmie, uccelli, pesci ed anche mucche e vitelli. Questi animali in alcuni casi vengono catturati, prelevati dal loro ambiente naturale. Molti di essi, i più fortunati, muoiono durante la cattura o il trasporto. Quelli che sopravvivono sono tenuti, per mesi o anni, in gabbie di ridottissime dimensioni, spesso impossibilitati ad ogni contatto sociale con i loro simili. Gli altri animali provengono invece da allevamenti appositi e conoscono quindi da sempre una vita fatta solo di reclusione. Gli animali vengono devocalizzati per impedire loro di urlare; vengono avvelenati, ustionati, accecati, affamati, mutilati, congelati, decerebrati, schiacciati, sottoposti a ripetute scariche elettriche attraverso elettrodi conficcati nel cervello, infettati con qualsiasi tipo di virus o batterio, anche quelli che non colpiscono gli animali, come il treponema pallidum per la sifilide o l'HIV per l'AIDS. Inoltre, il 63% degli esperimenti viene compiuto senza anestesia, un altro 22% con anestesia solo parziale. Gli esperimenti di psicologia sono particolarmente crudeli, perché sottopongono gli animali ad ogni forma di stress fisico e psicologico, nel tentativo assurdo di riprodurre e studiare le malattie mentali degli esseri umani e le loro cause. …Chi sostiene la vivisezione accusa chi la combatte di "sentimentalismo" nei confronti degli animali, e chiede spesso: "preferite salvare un topo piuttosto che un bambino?", facendo leva, egli stesso, sulle emozioni (ma di verso opposto). La risposta giusta a questa domanda è: "preferiamo salvare sia il bambino che il topo". E' importante rilevare come non si possa accettare che esistano da un lato, la "vivisezione giusta" (quella per scopi medici) e dall'altro, la "vivisezione sbagliata" (ad esempio, quella per i cosmetici). La vivisezione è sempre ed in ogni caso inaccettabile, sia dal punto di vista scientifico che da quello etico.…La vivisezione, definita da Gandhi "il crimine più nero tra i neri crimini commessi dall'uomo", va avanti per una forma di inerzia culturale, perché non ci si oppone agli interessi che la sostengono e che impongono come dogma che "la vivisezione è necessaria". I signori vivisettori vogliono essere chiamati "ricercatori" o "scienziati". Altrimenti si offendono. Ma i loro camici bianchi non sono diversi da quelli dei macellai. E se ci sono meno macchie rosse è solo perché la sofferenza da loro inflitta agli animali di ogni specie non sempre richiede di versare sangue. Qui sono disponibili alcune foto che testimoniano la sofferenza degli animali, ma come scritto nel sito - no vivisezione - la sofferenza più atroce è quella che non si vede, è quella del cane con la sclerosi multipla, del topino bianco col cancro, della coniglia tenuta prigioniera in un gabbia minuscola e imbottita di sostanze chimiche fino a generare figli deformi. Le foto non sono recentissime, perché è sempre più difficile accedere ai laboratori: i vivisettori sono "orgogliosi" del proprio lavoro, ma solo se non si fa vedere in cosa consiste.

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